Confindustria e sindacati Trasformiamo l’USCAI in centro di vaccinazione
Di Luigi Tripiciano
Trasformare l'”USCAI” in un centro di vaccinazione: questo l’argomento discusso ieri nella sede di Confindustria Siracusa dove, il comitato paritetico costituito dal presidente Giovanni Musso, la vicepresidente Maria Pia Prestigiacomo e i segretari generali Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese. Il comitato lo scorso 12 giugno ha sottoscritto il “protocollo di contrasto al Covid negli ambienti di lavoro”, recependo così le linee guida che intercorrono tra le parti sociali e il governo per limitare quanto più possibile i rischi da contagio. Sarà onere del comitato, tramite confindustria, inviare una lettera di sensibilizzazione alla protezione civile per l’inserimento di un piano vaccinale dei lavoratori del polo industriale siracusano, in quanto, tutti operatori di un settore essenziale.
Lo stesso Musso dichiara: “Occorre ricordare che le nostre aziende hanno continuato a produrre malgrado le difficoltà operative generate dalla pandemia, hanno sostenuto costi straordinari e hanno scelto la resilienza anziché la chiusura. Hanno assicurato il lavoro a migliaia di persone, evitando che gli effetti disastrosi della pandemia si amplificassero ancora di più. Pertanto ritengo, quando ci sarà una maggiore disponibilità di vaccini, che sia molto importante inserire anche questa categoria tra quelle prioritarie, in quanto contenere la diffusione del virus nella zona industriale protegge l’intera comunità in cui vivono i lavoratori” .
Parole importanti e ribadite dai segretari FIM, FIOM e UILM: “La sicurezza dei lavoratori è condizione essenziale per il proseguo delle attività. In questa ottica abbiamo salutato positivamente l’istituzione dell’Unità Speciale di Continuità Assistenziale Industriale presso ISAB-LUKOIL, ma siamo fermamente convinti occorra ancora lavorare per creare le condizioni necessarie alla nascita di strutture permanenti per la prevenzione e la tutela della salute in un’area industriale dove insistono migliaia di lavoratori.”