EXPO DIVINAZIONE – SIRACUSA – TRA PERCEZIONE E FATTI

EXPO DIVINAZIONE – SIRACUSA – TRA PERCEZIONE E FATTI

La città-provincia prova a uscire dal guado, dalle sabbie mobili.

E’ facile osservare l’impatto dell’evento sui media nazionali e su una parte della popolazione locale, vittime ambedue di miopia percettiva.

L’auto percezione abitudinaria spesso fa brutti scherzi. Così come esistono le identità individuali, esistono anche quelle collettive; stessa cosa per l’autoconsapevolezza.

La città, da quando ha iniziato a essere terra di turismo, ha manifestato i suoi limiti. Il turismo non ha creato i problemi, semplicemente ha reso visibile quello che siamo da tempo, ha messo in luce (fàinomai) le nostre cattive abitudinii comportamentali. Nostre!

Il turismo, come l’Expo, sono una risorsa enorme per la città. L’Italia è un paese straordinario.

Non dobbiamo scambiare i nostri limiti, e i vecchi fatti, con i nuovi fatti; e con le feconde prospettive legate alla promozione del territorio.

L’aumento della pressione antropica, semplicemente sta togliendo dalla latenza le nostre manchevolezze, nient’altro.

Sta permettendo di guardarci allo specchio e darci la possibilità di uscire da un narcisismo debole e debilitante. Ci sta dando l’opportunità di dialogare con la nostra ombra (paesaggio non tutelato, abusivismo, eterodirezione, mercantilismo, familismo, e chi più ne ha più ne metta: tutto questo è anche un pò il sud, un pò l’Italia).

Anche i media nazionali non sono riusciti a dare il giusto riconoscimento all’evento attuale. Viene difficile cogliere il tentativo di uscire dalla periferia di una città di periferia. No, ragazzi, no!

Siracusa, Ortigia testa di Ariete, sta andando verso il centro.

Quanto si riesca a realizzare pienamente tale obiettivo, e in modo sostenibile, questo non lo può prevedere nessuno.

Molte sarebbero le cose da appuntare per migliorare i singoli eventi, tutti ne avremmo da dire. Ma i fatti da appuntare sono già da tempo dentro i nostri comportamenti collettivi, certo non è il turismo o l’Expo che li creano.

L’essere al centro di attenzioni si sta scontrando con le nostre abitudini percettive; abbiamo una grande opportunità, modificarle.

Ricollocarci e non lamentarci, questo è da fare.

antonio casciaro

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