“Non siamo la pattumiera della città e non siamo disposti ad aggiungere degrado a quello già esistente, ospitando il Ccr tra i nostri condomini”.

E’ stato questo il messaggio chiaro e netto lanciato, questa mattina, tra le vie del quartiere della Mazzarrona a Siracusa dai residenti, strettisi ufficialmente lo scorso 1 febbraio in un comitato per la riqualificazione dell’area, proprio per opporsi alla realizzazione sul posto di un centro di conferimento dei rifiuti comunali e per rivendicare interventi migliorativi della qualità di vita degli abitanti del rione, densamente popolato.
Ad unirsi al coro dei residenti, stamane, sfilando in corteo, anche altri comitati cittadini e diversi esponenti politici che hanno perorato la causa.
I manifestanti, oltre 200, hanno percorso, in maniera ordinata e pacifica, una sorta di ” itinerario delle incompiute”, evidenziando su cosa dovrebbe concentrarsi l’azione dell’amministrazione comunale per “rigenerare” realmente l’area, che presenta diverse criticità.
“Di certo, un Ccr sotto i nostri cortili, invece che fuori dal tessuto urbano, non può essere spacciato per servizio utile alla rigenerazione di un quartiere”- sottolinea Lucia Buonconsiglio, portavoce del comitato organizzatore dell’azione di pacifica protesta.
“Pare che a rendere particolarmente sorda l’amministrazione alle rimostranze di noi residenti sia il paventato rischio di poter perdere i finanziamenti Pnrr per realizzare l’opera- continua Lucia Buonconsiglio-. Ma ci giunge notizia di una proroga al 2026, quindi il Comune avrà abbastanza tempo per individuare un luogo più consono alla realizzazione del Ccr che non sia sotto casa nostra, valutando anche altri siti suggeriti e probabilmente più idonei”.
“Ringrazio quanti ci hanno affiancati in questa lotta di civiltà- conclude la residente- e le Forze dell’Ordine per l’egregio lavoro svolto a supporto dell’iniziativa”.